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VéGé è l’acronimo dell’olandese Verkoop Gemeenshap (Vendere Insieme). Una storia che inizia in una cittadina dei Paesi Bassi chiamata Breda, quando nel 1925, il visionario imprenditore Theo Albada Jeigersma decide di aprire il primo negozio dedicato a prodotti grocery. L’esperienza italiana di Gruppo VéGé nasce il 20 maggio del 1959. 65 anni dopo VéGé è diventato un gruppo protagonista della Grande Distribuzione Italiana e della sua retail food. Vediamo come e perché…
Nel 2024, Gruppo VéGé sta celebrando un traguardo storico: i “primi” 65 anni di attività nella distribuzione italiana. Fu fondato il 20 maggio 1959 il Gruppo ha rivoluzionato il settore con la sua innovativa formula di integrazione tra ingrosso e dettaglio, posizionandosi come un pioniere nel mercato della Grande Distribuzione Organizzata (GDO). Le radici di VéGé sono quasi secolari e risalgono al 1925 a Breda, nei Paesi Bassi, dove Theo Albada Jeigersma aprì il primo negozio di generi alimentari. L’esperienza nel Belpaese del Gruppo inizia nel 1959, con la creazione della prima organizzazione italiana basata sull’associazionismo volontario, unendo vari punti vendita sotto una comune insegna. Negli anni ’70, VéGé introduce la divisione Cash & Carry, diventando rapidamente la più estesa catena nazionale sotto l’insegna Pantamarket. Durante questo periodo, il Gruppo fonda anche il marchio SIDIS, rispondendo alle esigenze economiche e di consumo degli italiani. Negli anni ’80, VéGé gioca un ruolo cruciale nel ridurre il costo della vita e modernizzare la rete distributiva italiana. Il Gruppo è tra i primi ad aderire al Piano Triennale Nazionale per l’Intermediazione Commerciale, promuovendo innovazione e progresso per migliorare la vita dei consumatori italiani.
Nel 1996, il Gruppo VéGé si unisce al Gruppo Selex per formare Euromadis, collocandosi al secondo posto nella distribuzione italiana. Dopo la conclusione del progetto Euromadis nel 1999, nasce Interdis, che continua a perseguire l’innovazione e l’attenzione al consumatore. Nel 2014, Interdis cambia nome tornando a essere Gruppo VéGé, riaffermando le proprie radici storiche. Oggi, il Gruppo è il quarto distributore nazionale, con una quota di mercato del 7,9% e una rete di oltre 3.370 punti vendita in tutta Italia.
Nel 2023, in chiave valorizzazione del corporate heritage e per celebrare l’inserimento del marchio nel Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale, gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, VéGé ha prodotto, su impulso del CEO Giorgio Santambrogio, il primo Non Fungible Token (NFT) della distribuzione moderna italiana intitolato ’Italia faceva la spesa, Gruppo VéGé faceva la storia (https://opensea.io/collection/comunicazionevege).
Guardando al futuro, VéGé punta a diventare co-leader della GDO italiana entro il 2030, con l’obiettivo di raggiungere un fatturato di 20 miliardi di euro. La strategia del Gruppo si concentra su tradizione, innovazione, digitalizzazione ed espansione della rete di vendita, garantendo qualità e convenienza ai consumatori. Così, dopo 65 anni, Gruppo VéGé dimostra di essere ancora un pilastro della distribuzione italiana, continuando a evolversi e a rispondere alle sfide del mercato con passione e dedizione. Questo traguardo rappresenta non solo un momento di riflessione sul proprio Heritage, ma anche un punto di partenza per successi futuri.
Un risultato che il Gruppo, per intero, aveva espresso con soddisfazione lo scorso dicembre quando si è riunito a Roma con l’assemblea dei soci di Gruppo VéGé e l’approvazione del fatturato 2023: 13,78 miliardi di euro per un aumento del 9,4% sul 2022 che attesta il 10° anno consecutivo di crescita. Con questi numeri il Primo Gruppo della Distribuzione Moderna nato in Italia, 65 anni in questo 2024, anno per il quale già si prevede un fatturato pari a 14,48 miliardi di euro con un ulteriore incremento stimato del 5,1%. Risultati che, nonostante le difficoltà legate alla fiammata inflattiva che rende incerto il mercato da quasi due anni, vedono Gruppo VéGé mantenere ancora un tasso di crescita superiore alla media del settore (+5,1%) e il posizionamento come quinto gruppo della moderna distribuzione con il raggiungimento di una quota di mercato del 7,5%. In questo contesto gli investimenti per il 2024 si assestano a 380 milioni di euro con l’apertura di 5 ipermercati, 38 supermercati, 3 Cash & Carry, e 33 nuove unità tra specializzati e libero servizio.
Con 30 imprese mandanti il Gruppo confermava già nel dicembre scorso gli ottimi numeri anche sul fronte dell’online, registrando 1234 CAP coperti con l’home delivery e 290 punti di ritiro per il click & collect, con l’attivazione di due partnership nazionali con Glovo, Everli e della new entry Alfonsino.
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“Questi risultati rappresentano la testimonianza tangibile dell’impegno e della sinergia di tutti i nostri imprenditori”, commentava Giovanni Arena, Presidente di Gruppo VéGé. E ancora: “Le nostre imprese hanno intrapreso investimenti mirati per mitigare l’impatto inflazionistico, mentre contemporaneamente portano avanti l’ammodernamento e il potenziamento delle reti di vendita,’. “Questa direzione è parte integrante della nostra visione per il VéGé Club 2030, volto a creare un collettore di imprese di medie e grandi dimensioni, pronte a competere in un mercato in continua evoluzione. Miriamo a fare delle insegne del Gruppo un punto di riferimento fondamentale per i clienti, puntando a una crescita significativa e a un consolidamento nel 2024, con l’ambizione di posizionare il Gruppo VéGé come co-leader della GDO in Italia e raggiungere un fatturato di 20 miliardi di euro entro il 2030.”
“La ragione per cui sono decisamente soddisfatto dei dati di Gruppo VéGé risiede nel fatto che la continua crescita non deriva solo dalla fisiologica apertura di nuovi punti di vendita, ma soprattutto dall’aumento della produttività al metro quadro, KPI decisamente più pregiato. Nella classifica nazionale, infatti, abbiamo ben 2 imprese nelle prime 5. Solo negli ultimi due anni, la produttività complessiva dei punti di vendita delle nostre imprese, è aumentato del 27%. commentava intanto, a caldo, Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé “Più produttività significa maggiori risorse da dedicare all’offerta complessiva, soprattutto nell’area della convenienza e delle promozioni. In sintesi, sono i Clienti – Consumatori ad avere i maggiori vantaggi. Nei piani degli investimenti e nell’espansione di rete, innovazione e digitalizzazione sono le parole chiave con cui raggiungere in maniera sempre più capillare le famiglie di tutta Italia per garantirgli qualità e convenienza nell’offerta: due pilastri che da 65 anni hanno fatto la storia di Gruppo VéGé”. Non da meno Edoardo Gamboni Direttore Commerciale di Gruppo VéGé che sottolineava come: “Nonostante il periodo scoraggi qualsiasi facile ipotesi di scenari futuri, il Gruppo VéGé consapevolmente e responsabilmente prende l’impegno di mantenere la massima sensibilità nel contenere eventuali nuovi disagi economici legati all’inflazione alimentare, anche se continuano da gran parte dei nostri stakeholder, richieste di applicazione di nuovi rincari ”. “Saremo in ogni caso le sentinelle del mercato, nel favorire assoluta stabilità assicurando ciò che il consumatore si attende da sempre dalla rete di vendita del Gruppo VéGé: elevata qualità dei prodotti, elevata qualità dei servizi e trasparenza della nostra offerta commerciale”.
La storia continua e, già quasi sul finire del 2024, l’anno degli anni 65, il Gruppo VéGé sta confermando le previsioni di fine 2023. Schivando difficoltà ed ostacoli del mercato. Mantenendo la volontà di rappresentare e tutelare l’interesse dei clienti. Facendo della sua diversità d’insegne, storie familiari e collocazioni geografiche diverse un deciso punto di forza.
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