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Acquisita nel 2017 da Amazon per 13,7 miliardi di dollari, Whole Foods Market conta oltre 470 supermercati tra USA, Canada e Regno Unito. I suoi punti di forza sono sempre stati l’offerta di un range selezionato di prodotti biologici e un comodo servizio di take-away tra insalate, zuppe e piatti pronti. Oggi la proprietà Amazon ha iniziato un processo di integrazione tra questo modello di GDO tradizionale focalizzato sul bio e i benefici dell’essere la più grande internet company del mondo. In che modo? Il processo è in atto ed è oggetto di interesse da parte di molti. Oggi girando tra gli scaffali di un Whole Foods Market — in questo caso quello di Palo Alto, California, visitato durante le feste di fine anno — troviamo sconti del 10% riservati ai clienti che sono registrati su Amazon Prime, oltre ad extra sconti dedicati sempre a loro e decisi su base settimanale a rotazione nei vari punti vendita.
La strategia del retailer biologico statunitense è chiara: puntare sempre più su prodotti locali, tendenzialmente vegan, anche se alle proteine animali, tra carne e ittico, oggi è dedicato parecchio spazio e rigorosamente bio.
In una recente intervista rilasciata al portale web Well + Good, il CEO di Whole Foods Market John Mackey ha dichiarato che i clienti dell’insegna possono accedere ai prodotti che desiderano, quando vogliono e al prezzo che sono disposti a spendere. «Dato che il modello della distribuzione alimentare è soggetto a continui cambiamenti dettati da mercato, economia, stile ed esperienze di acquisto condizionate dalla tecnologia e dal digitale, io sono convinto che sia sempre il consumatore a condurre il gioco» ha detto Mackey.
Seguendo il business model di Amazon, Whole Foods Market si focalizzerà sempre più sul customer service, potenziando la app Whole Foods Market e sviluppando i risultati dei numerosi focus group attivi nei vari punti vendita degli USA.
L’acquisizione di Whole Foods Market da parte di Amazon si è realizzata e la società non ha perso tempo ad annunciare sconti e cambiamenti organizzativi che stuzzicano il settore alimentare. Whole Foods ha offerto prezzi inferiori su una selezione di prodotti ittici inclusi salmone e tilapia certificati.
“Siamo determinati a rendere accessibile a tutti il cibo sano e biologico. Tutti dovrebbero poter mangiare prodotti sicuri e di qualità Whole Foods Market” ha dichiarato Jeff Wilke (Amazon). “Faremo abbassare i prezzi senza compromettere il lungo impegno di Whole Foods Market nei confronti dei più alti standard qualitativi”. Secondo Wilke, alcuni cambiamenti sui prezzi dei prodotti ittici di Whole Foods sono già stati attuati, uteriori ribassi sono previsti nel prossimo futuro.
Altri cambiamenti relativi ai prodotti ittici includono una maggiore attenzione per il pescato locale. Whole Foods Market proporrà anche numerose offerte a tempo limitato, in particolare sul pesce del venerdì e sulle porzioni di pesce fresco e congelato per una, due e tre persone. Forse più di qualsiasi altro cambiamento, però, la più grande perturbazione dell’industria alimentare degli Stati Uniti creata dall’acquisizione di Whole Foods da parte di Amazon potrebbe essere rappresentata da Amazon Prime. Il gigante tecnologico ha intenzione di integrare Prime nel sistema di punti vendita di Whole Foods Market, il che significa che i membri riceveranno benefici speciali e risparmio.
Prezzi ribassati e maggiore accessibilità ai prodotti ittici freschi sono grandi vittorie per i consumatori statunitensi e per l’industria ittica.
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